Crostata di amaranto

2014-12-26
  • Porzioni : 6
  • Preparazione : 20m
  • Cottura : 30m
  • Pronto in: 50m

L’amaranto è una pianta originaria del centro America, il cui nome deriva dall’infiorescenza, di colore appunto amaranto. I chicchi che troviamo in commercio sono invece color beige e sono i semi  di questa pianta.

L’amaranto è un cosiddetto cereale-non-cereale, perché pur avendone l’aspetto, in realtà è privo di glutine, ed è ricchissimo di proteine. E’ pertanto indicato per i celiaci,  gli intolleranti al glutine e per tutte quelle persone che desiderano affrancarsi ogni tanto da abitudini alimentari con presenza costante di glutine, che è bene ricordarlo, è un potenziale elemento scatenante disturbi gastrici, intolleranze e vere e proprie allergie (celiachìa).

Viene utilizzato per preparare zuppe o come accompagnamento a varie pietanze.

Scommetto che molti di voi, presi dall’entusiasmo delle novità e dalla voglia di sperimentare, abbiano in un remoto angolo della dispensa, un pacchetto nuovo o semi nuovo di amaranto, perché per molto tempo è successo anche a me di non sapere cosa fare con questi strani chicchi.

Ammettiamolo, la sua cottura a volte resta misteriosa, non c’è verso di farlo gonfiare, ammorbidire, a mo’ di miglio ad esempio, e la sua consistenza semi croccante e allo stesso tempo leggermente gelatinosa lascia perplessi anche i più avvezzi alle stranezze in tavola. Il gusto è unico e può conquistare o lasciare anche qui un certo margine di perplessità.

Dopo questo vi sentirete autorizzati a non acquistare mai l’amaranto o ad abbandonarlo per sempre in quel remoto angolo.

E invece vi invito, proprio per esperienza personale di prima diffidenza, a sperimentarlo. Il suo sapore unico e inimitabile si sposa perfettamente con preparazioni dolci, come quella che vi presento. A me ha conquistato davvero. E finalmente posso con buona pace di papille gustative, regalarmi qualcosa di buono davvero, sotto ogni aspetto.

 

Ingredienti per la pasta

  • 120 gr di farina di amaranto
  • 40 gr di nocciole tostate 1 cucchiaio di zucchero di canna
  • 3 cucchiai di olio (mais, oliva, vinacciolo)
  • 100 ml di acqua (variabile regolarsi con l’impasto)
  • 1 pizzico di lievito (facoltativo)

Procedimento:

Innanzitutto per ottenere la farina di amaranto, che non si trova praticamente mai, si procede con un buon tritatutto, cercando di polverizzare il più possibile i chicchi. Nessun problema se ve ne resterà una parteancora intera, è l’ il bello della crostata di amaranto che fa “crunch”.

Secondo step: tritare insieme nocciole e zucchero, ottenendo una pasta omogenea.

Aggiungere l’olio e mescolare.

A questo impasto unire la farina con il lievito unendo a poco a poco l’acqua fino ad ottenere un impasto morbido.

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Coprire e far riposare una mezz’ora circa.

Stendere in una tortiera l’impasto che risulterà piuttosto morbido e anche appiccicoso.

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Coprire con creme o marmellate a piacere. Infornare a 180° C per circa mezz’ora.E fatemi sapere se vi è piaciuta! Ricordate che potete anche mescolare la farina di amaranto con altre farine in modo da mitigarne il sapore e la consistenza, come la farina di riso per mantenere comunque la ricetta gluten free.

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